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Astenia: cos’è e come si cura

Articolo aggiornato il 25/06/2022

Astenia, dal greco asthèneia che vuol dire mancanza di forza. Questo è il significato più semplice di una patologia piuttosto fastidiosa; si manifesta come una vera e propria stanchezza cronica, e una riduzione considerevole delle energie normali di un individuo. Cos’è l’astenia e come si cura? Non è così semplice.

L’astenia vera e propria difficilmente compare da sola: è spesso associata ad altre condizioni patologiche molto gravi, non solo fisiche ma anche psicologiche. Inoltre, l’astenia è sempre presente, anche durante il riposo; non è una semplice stanchezza, la sua comparsa è sempre particolarmente distinguibile. Vediamo bene cos’è l’astenia e come si cura.

Cos’è l’astenia: quando la stanchezza deve preoccupare

La stanchezza non è mai casuale: potrebbe comparire dopo uno sforzo fisico intenso, o dopo una giornata particolarmente complicata; ma potrebbe anche essere legata ad una condizione mentale provante, a una malattia, a un dolore. Insomma la stanchezza è del tutto normale. Non lo è più quando compare senza motivo.

Il termine astenia vuol dire proprio mancanza di forze: non ci si può confondere con una banale stanchezza, perché l’astenia non permette di fare nulla, nemmeno alzare un braccio.

Chi la accusa, sente si le forze diminuire, ma riscontra anche un forte abbassamento della pressione sanguigna e una generale sensazione di diminuita vitalità. La forza viene a mancare a livello muscolare ma, come già detto, può dipendere da problemi fisici come da particolari condizioni psicologiche.

Cosa provoca l’astenia

Problemi fisici e particolari condizioni mentali: sono queste le principali cause di astenia, una malattia che compare spesso o quasi esclusivamente come sintomo di altre malattie. Anche per le patologie della mente, come la depressione, l’astenia è un sintomo che non ha priorità di trattamento rispetto al problema da cui scaturisce.

In quest’ottica le cause di astenia sono innumerevoli, e tra di esse troviamo:

  • epatiti virali
  • patologie del sistema endocrino (diabete, morbo di Addison, ipotiroidismo e ipertiroidismo ecc…)
  • celiachia e allergie alimentari
  • anemia
  • carenze alimentari
  • malattie neuromuscolari
  • malattie infettive
  • intossicazioni
  • convalescenza post malattia o intervento chirurgico
  • fibromialgia
  • neoplasie

Quando si manifesta astenia, solitamente si manifestano anche gli altri sintomi della causa scatenante; la forte stanchezza cronica si accompagnerà ad altre condizioni debilitanti, in presenza delle quali non rappresenta motivo di eccessive preoccupazioni. L’astenia può manifestarsi anche durante l’influenza, anzi: è frequentissima! Ecco perché spesso non rappresenta motivo di vero allarme per le condizioni di salute del soggetto.

L’astenia è frequente anche nel primo e nell’ultimo trimestre della gravidanza, così come durante la menopausa; perfino il cambio di stagione, in alcuni soggetti particolarmente sensibili, può causare astenia. Diverso è il caso in cui l’astenia si presenta senza alcun motivo o causa apparente; in tal caso l’indagine clinica andrà approfondita con uno specialista che individui al più presto la causa, e la cura.

Come si cura l’astenia

L’astenia non si cura con il semplice riposo, o almeno non in tutti i casi. Come già detto non è principale motivo di preoccupazione: la precedenza è data alla cura della causa, che se non risolta continuerà a comportare sintomi fastidiosi, e pericolosi, come appunto l’astenia.

Il primo valore da tenere sotto stretto controllo è quello della pressione arteriosa, che se molto bassa può provocare facilmente astenia. Un altro indicatore della patologia è la carenza di glucosio nel sangue, valore simbolo con la pressione arteriosa della presenza di astenia. Da qui in poi dipende tutto dalla causa; ulteriori valutazioni possono essere fatte solo una volta escluse tutte le possibili origini della malattia. Cos’è e come si cura l’astenia? Occupandosi della fonte da cui trae forza.

Il riposo può essere un ottimo palliativo in caso di gravidanza, post operatorio e post malattia; anche la semplice convalescenza dopo l’influenza, richiede tempi di recupero ragionevoli e assoluto riposo. Quando la causa è un trauma, o uno stress post traumatico, il riposo diventa un rimedio fondamentale per la cura completa del disturbo, unitamente ad una terapia psicologica che risolva la causa.

La cura dell’astenia per carenza alimentare richiede il reintegro delle sostanze nutritive, se invece l’astenia dipende dall’abuso di alcolici e sostanze psicotrope è necessaria l’eliminazione totale di esse. Abbiamo elencato solo alcune delle possibili cause di astenia e relativi rimedi, ma potremmo continuare ancora a lungo; il miglior modo per curare l’astenia è affidarsi ad un medico che risolva del tutto la causa scatenante.

Cosa prendere per la stanchezza fisica e mentale?

Quando l’astenia è manifestazione di uno stato di spossatezza fisica o di forte stress mentale, i rimedi sono sicuramente legati al recupero delle energie psicofisiche e del benessere generale. Se c’è bisogno di una spinta maggiore, entrano in gioco le vitamine, e in particolare: vitamine del gruppo B, vitamina C, ferro e magnesio.

Le vitamine B, soprattutto la B12 sono importantissime per il recupero delle funzioni mentali, la vitamina C invece è indispensabile al recupero delle energie. Ferro e magnesio sono anch’essi integratori per il recupero delle normali funzioni cognitive e del funzionamento del sistema nervoso.

Un elemento scontato ma fondamentale è l’acqua, da cui traiamo molto del nutrimento necessario al nostro corpo per funzionare meglio; non è un caso si dica che bere molto aiuta a rimanere svegli! A tale scopo può essere un ottimo aiuto anche lo zucchero, una fonte di energia immediata e potente, ma occhio a non assumerne troppo.

Se c’è la possibilità di “schiacciare un pisolino” è buona cosa farlo; bastano 15-20 minuti a ricaricare le pile di una giornata pesante. Chi non può farlo, potrà accontentarsi di frequenti e brevi pause che distraggano il soggetto e lo coinvolgano in modo più attivo nelle attività da svolgere. Se tutto questo non dovesse funzionare, o dovesse essere irrealizzabile, esistono tante piccole tecniche per ritrovare la concentrazione e la “freschezza”. Un esempio: spostare il peso da una gamba all’altra o semplicemente sgranchirle.

Ultimo accorgimento: evitare di mangiare in modo eccessivo e sbrigativo, con una masticazione grossolana, o peggio ancora ingozzandosi. Molto meglio, al contrario, consumare pasti più brevi e leggeri, inframmezzati da spuntini che calmino la fame. Anche l’apporto di certi cibi va tenuto sotto controllo, come quelli troppo grassi che non favoriscono la digestione o semplicemente la cura dell’astenia.



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