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Candida: cos’è e come si cura

Articolo aggiornato il 09/03/2023

La candida è un’infezione causata da un fungo che normalmente è presente nel nostro organismo in determinate situazione e può diventare patogeno. Il termine candida si riferisce quindi ad un’infezione fungina che può colpire le mucose, dando luogo ad evidenti lesioni biancastre, prurito o irritazione a livello del cavo orale (il mughetto), della vagina (candidosi vaginale), in alcuni rari casi del pene o sintomi intestinali (gonfiore e disturbi della digestione).

La candida: cos’è

Il termine candida viene solitamente utilizzata come sinonimo di candidosi o candidasi, ovvero un’infezione causata da un fungo. La grande maggioranza della candida è causata dalla Candida Albicans, che normalmente abita sulle mucose genitali, nel cavo orale e nell’intestino.

La candida Albicans è un fungo appartenente alla famiglia dei saccaromiceti, importante nei processi di digestione degli zuccheri, in grado di replicarsi e dando luogo a colonie. La Candida colonizza normalmente il cavo orale, la porzione terminale dell’intestino e della vagina, senza dare sintomi e lesioni rilevanti poiché opportunamente controllata dal sistema immunitario e dalla presenza dei lactobacilli nelle mucose. Normalmente resta latente e si scatena non appena gli altri microrganismi e/o le difese organiche si indeboliscono. Ci sono alcune condizioni che portano ad alterazione del micro ambiente della mucosa, quali terapie antibiotiche prolungate, uso eccessivo dei detergenti e deodoranti intimi, situazioni di stress o alterazioni metaboliche.

I stessi risultati lo sortiscono anche i farmaci cortisonici e gli immunodepressivi. Nelle forme gravi si immunodeficienza, incluso AIDS o in corso di grave malnutrizione, la Candida può estendersi all’esofago, allo stomaco e all’intestino con vasto interessamente cutaneo e addirittura arrivare ad una contaminazione sistemica.

La candida: come si manifesta

La maggior parte delle infezioni da candida è accompagnata solitamente da arrossamento, prurito e fastidio con lesioni biancastre.

I sintomi della candida possono variare a seconda della zona interessata, nei bambini, per lo più di età compresa tra i tre e nove anni di età, colpiti da infezioni da candida della bocca, normalmente si presenta come macchie bianche intorno alla bocca e nelle mucose. I sintomi di infezione dell’apparato genitale maschile includono piaghe rosse, chiazza vicino alla testa del pene o del prepuzio, forte prurito o una sensazione di bruciore. In persone immunodepresse, la candidosi si presenta come un’infezione localizzata della pelle o delle mucose, compra la cavità orale, faringe o esofago, del tratto gastrointestinale, della vescica o dei genitali.

In alcuni casi possono diventare sistemiche causando una condizione molto più grave chiamata candidemia.

Candida vaginale: la più comune

La più comune delle candide come detto in precedenza è quella di tipo vaginale, dove provoca una forma di vaginite chiamata candidosi vaginale. Nel 90% dei casi circa si manifesta con prurito di diversa intensità, che può accompagnarsi a buciore, difficoltà o aumento dello stimolo ad urinare e dolore durante il rapporto sessuale. Tutta la zona genitale può essere colpita da eritema, fino alla zona perianale. A volte possono esserci perdite bianco-giallastro dense ma generalmente non maleodoranti.

La candida: come si strasmette

La trasmissione della candidosi può avvenire tramite l’uso condiviso di materiale intimo come asciugamani o biancheria, usato da persone infette. La trasmissione sessuale è poco significativa rispetto ad altre forme di infezioni genitali. Le persone maggiormente esposte sono quelle sottoposte a stress, i diabetici e colore che assumono in modo protratto antibiotici e corticosteroidi che alterano la normale flora batterica. In generale tutte le situazioni o malattie che debilitano l’organismo o abbassano le difese immunitarie possono predisporre alla candidosi.

La candida: diagnosi e cura della malattia

In presenza delle comuni lesioni biancastre con o senza sintomi locali occorre però una visita di controllo presso il medico di base o il medico specialista, che effettuerà la diagnosi in base all’osservazione delle lesioni ed all’identificazione del fungo in microscopia ottica o mediante esame colturale da tampone.

La candidosi può provocare un gran fastidio, ma nella maggior parte dei casi è una patologia che si risolve con semplici cure e sintomi che migliorano nel giro di qualche giorno. Il trattamento dei sintomi è costituito da antimicotici di solito a case di clotrimazolo. Solitamente anche uno stile di vita poco salutare può smuovere la Candida e dare via libera al suo sviluppo patologico. E’ importante anche avere una cura personale molto puntuale e usare detergente intimo lenitivo per alleviare il fastidio.

 

La candida: i cibi da evitare e quelli da consumare

Alimenti da evitare

Le regole base di qualsiasi dieta per sconfiggere la candida impongono l’eliminazione di zuccheri, alcolici e cibi ricchi di lieviti e microtossine. In cima, quindi, alla blacklist troviamo il saccarosio, la frutta, buona parte dei cereali, le bevande zuccherate ed alcoliche, i cibi affumicasti o ricchi di conservanti, le arachidi, l’aceto, il pane ed i formaggi a pasta dura.

Alimenti consigliati

Dall’altra parte, la dieta per la candida incentiva il consumo di yogurt non zuccherato, di specifiche formulazioni probiotiche e prebiotiche, l’aglio, la curcuma (integratori curcumina) e i vari tipi di cibi fermentati come il miso e il kefir. Consenti anche il pesce, le uova, la carne magra, l’olio di oliva ed altri oli di semi, riso integrale, alghe e verdure.

Candida: gli integratori sono utili?

L’alimentazione anticandida dona molto spazio anche ad alcuni integratori, come i già citata probiotici, prebiotici, acido caprlico, acido sorbico e sorbati e complemente a base di fibre solubili.

La filoterapia dal canto suo suggerisce anche l’uso di:

Oli essenziali (origano, menta, melaleuca e timo) da assumere esclusivamente sotto forma di opercoli

Finocchio, cumino e anice

Tisane antinfiammatorie

La candida: quanto portare avanti la dieta consigliata

La durata della dieta per la candida dipende dalla salute generale dell’organismo, della severità dei sintomi e dalla loro durata. A questo proposto si registrano pareri discordanti, ma le persone che rispondono con successo alla dietoterapia affermano che è necessaria seguirla per almeno quattro settimane prima di vedere i primi risultati, per altri si parla addirittura di mesi.

Le scelte alimentari delle prime settimane sono particolarmente rigorose, tanto che l’apporto glucidico complessivo può scendere al di sotto dei 60 grammi. Naturalmente, bisogna tenere conto dei fattori sopraesposti, nonché del sesso, della struttura corporea, dell’attività fisica e del peso iniziale del paziente. Sempre in queste fasi preliminari, può capitare che i sintomi peggiorino, sia perché l’organismo si sta lentamente abituando al nuovo regime alimentare, sia perché il corpo viene inondato dalle tossine dei microrganismi morenti.

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