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Maschietto o femminuccia: si può definire il sesso del nascituro?

Articolo aggiornato il 25/06/2022

Quante future mamme durante i primi mesi muoiono dalla voglia di sapere se il futuro nascituro sarà maschietto o femminuccia? Si può, quindi definire il sesso del nascituro?

Scopriamo insieme dopo quante settimane si vede, come capirlo e qualche altra curiosità.

Con il tempo si sono sviluppate molte teorie e leggende tramite le quali si dice sia possibile scoprire il sesso di un bambino, alcune di queste però non sembrano essere molto attendibili dato che tra tutte nessuna ha un fondamento scientifico.

Secondo la scienza il sesso del bambino è una questione genetica e dipende dell’uomo. L’ovocita della mamma contiene sempre un cromosoma X (femminile). Lo spermatozoo invece può contenere o un cromosoma femminile (X) oppure uno maschile (Y).

Se sarà maschio o femmina quindi sarà determinato dallo spermatozoo che riesce ad arrivare all’ovocita: il fiocco sarà rosa se ha il cromosoma femminile (quindi XX), azzurro se ha il cromosoma maschile (XY).

Definire il sesso del nascituro: le credenze popolari

Oltre le evidenze scientifiche scopriamo alcune credenze popolari secondo le quali sarebbe possibile ipotizzare il sesso del bambino:

  • Preferenze sul cibo: chi non conosce le “voglie in gravidanza?”. Secondo la leggenda nell’attesa di un maschietto la mamma ha più voglia di alimenti salati, mentre in attesa della femminuccia prevale la voglia del dolce.
  • Nausea al mattino: in gravidanza si sa, in molti casi si soffre di nausea al mattino. Secondo credenze popolari se queste nausee sono forti il nascituro potrebbe essere una femminuccia. Se invece le nausee sono lievi o assenti potrebbe essere un maschietto.
  • Metodo del pendolino: questo metodo deriva da credenze popolari molto antiche. Funziona mettendo un peso ad una collana (ad esempio, un ciondolo o un anello), e posizionandolo sopra la pancia inizierà a muoversi. Se i movimenti sono circolari allora sarà una femmina, se il pendolino va avanti e indietro arriva il maschietto.
  • Forma della pancia: una delle più famose teorie è proprio quella della forma della pancia. Secondo la teoria (così chiamata perchè senza alcun fondamento scientifico) se la pancia è a punta si dovrebbe aspettare un maschietto, se invece la pancia è più tonda con fianchi più “larghi” si aspetterebbe una femminuccia.
  • Calendario Maya e cinese: in entrambi questi casi per determinare il sesso del futuro nascituro ci si dovrebbe basare su informazioni quali l’età della mamma al momento del concepimento ed il mese in cui è avvenuto. Questi dati poi andrebbero inseriti in una tabella che funziona quasi nello stesso modo in entrambi i casi (sempre secondo semplici teorie).
  • Calendario lunare: secondo questa credenza potrebbe essere una femmina se il concepimento avviene se c’è la luna piena oppure se è in fase crescente. Potrebbe invece nascere un maschio se la luna è nuova oppure se è in fase calante.

Al di la di tutte queste teorie e credenze popolari nate e cresciute negli anni, ci sono altri metodi decisamente più attendibili che possono comunicarci il sesso del bambino.

Per scoprire il sesso di un bambino durante la gravidanza può bastare una semplice ecografia, fatta a partire dal terzo mese. E’ possibile scoprirlo anche con esami più approfonditi come un’amniocentesi o una villocentesi o analizzando il DNA del bambino o bambina.

Ma vediamo nel dettaglio di cosa trattano questi esami:

  • Ecografia: l’ecografia morfologica è il metodo con l’attendibilità maggiore ma sempre con un margine di errore.
  • Amniocentesi o villocentesi: in questi due casi è possibile sapere con certezza se a nascere sarà un bel maschietto oppure una bella femminuccia. In questi due casi viene analizzato il DNA del bambino o della bambina per scoprire anche eventuali anomalie genetiche e per questo, non mentono sul sesso.
  • Analisi DNA: attraverso il prelievo del sangue il sesso del bambino viene comunicato con certezza.

 

Image from: pexels.com



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