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Crescere dopo l’emergenza: ne parla la coach aziendale Marina Osnaghi

Articolo aggiornato il 25/06/2022

Crescere dopo la pandemia: quali sono i risvolti?

La pandemia è stato un evento recente dall’impatto sociale e personale devastante. Tralasciando volutamente il risvolto sanitario, concentriamoci sull’uomo e la donna faber, ovvero chi nella realtà aziendale si è ritrovato catapultato in una nuova dimensione inesplorata, che spesso ha causato destabilizzazione e perdita degli obiettivi. Ne abbiamo parlato con la Master Coach italiana più esperta, Marina Osnaghi, che dal 1990 si occupa di coaching aziendale e di business nel Belpaese.

Un nome ben più che significativo all’interno del panorama della formazione, in un momento storico post-pandemico dove tutti si professano consulenti di qualcosa pur di sbarcare il lunario, ma che più che mai necessita di competenze.

La parola alla nostra coach!

1- Quali problematica sotto l’aspetto umano ha visto durante la gestione della crisi durante la pandemia?

Marina Osnaghi: Solitudine e paura. Fatica a Mantenere gli equilibri e adattarsi. Solo che non è tutta la storia. La storia vera è che paura e incertezza sono ancora presenti, nella rinnovata speranza che ora abbiamo trovato una soluzione per convivere e vivere oltrepassando questo evento mondiale e le conseguenze che viviamo ora in maniera chiara. Il modo in cui questo ha impattato.

2- Si può essere felici dopo un periodo come questo?

Marina Osnaghi: Assolutamente sì. E sostengo i miei clienti ed allievi ad esserlo. Si tratta della gioia del qui ed ora, il recupero delle cose che davamo per scontate. La possibilità di dare valore a qualcosa che abbiamo potuto stimare veramente dopo che lo abbiamo temporaneamente perso, mettere a frutto gli apprendimenti potenti di questo ultimo periodo, per nuove strategie di cura e attenzione.

3- Un coach lavora spesso sugli obiettivi: ma è possibile farlo con chi si rifiuta di perseguirne vista l’incertezza di quest’epoca?

Marina Osnaghi: In azienda accompagno i clienti a comprendere tutti i fattori abilitanti, tenendo anche conto degli elementi coinvolti, reazioni emotive e contesto e organizzazione, di vita e di azienda, che provocano resistenze o disorientamento in alcuni. Nel processo supporto una armonizzazione dei vari fattori e degli obiettivi personali con quelli organizzativi, potenziando così ingaggio e motivazione.

4- In tre parole, la crescita personale per lei è..

Marina Osnaghi: Un obiettivo necessario per il successo.



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