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Verruca: cos’è e come si cura

Articolo aggiornato il 03/05/2021

Vediamo cos’è la verruca, come riconoscerla, prevenirla e curarla, ma soprattutto scopriamo quali sono i diversi tipi di verruca.

Cos’è una verruca

Partiamo dal significato della parola verruca, questa deriva dalla lingua latina e significa escrescenza.

Le verruche, infatti, appaiono come protuberanze cutanee ipercheratosiche ed hanno una tipica forma sferica, con sfumature giallo-grigiastre.

Solitamente esse sono causate da un’infezione virale a causa di alcuni ceppi dell’HPV, ovvero del Papilloma virus umano.

Gli HPV sono dei DNA virus in grado di indurre ad alterazioni e trasformazioni delle funzioni del DNA, interagendo con il genoma delle nostre cellule.

In pratica, quando l’interazione riguarda le cellule cutanee o della mucosa, gli HPV portano ad un aumento della proliferazione delle stesse, causando la formazione della verruca.

Esistono più di 100 diversi tipi di HPV ed alcuni possono anche causare l’insorgenza di tumori.

Di solito, però,  le verruche cutanee sono causate da HPV a basso potenziale tumorale.

Dove insorge la verruca

Nella maggior parte dei casi, una verruca nasce sulle mani, sulle dita, nel contorno delle unghie o sotto la pianta del piede, queste ultime sono quelle più fastidiose e dolorose perché subiscono la pressione del peso del corpo quando si cammina.

Solo rarissimamente possono la verruca insorge sul tronco, sugli arti e sull’estremità cefalica.

Diversi tipi di verruca

Possiamo distinguere le verruche in:

  • verruche volgari o comuni,
  • verruche piane: sono più piccole ma numerose, asintomatiche e presenti soprattutto sul dorso della mano o sul viso,
  • verruche plantari
  • verruche ano-genitali, chiamate anche condilomi.

Fattori di rischio di infezione

La verruca è appunto data da un’infezione virale e il contagio può aver luogo attraverso il contatto diretto con verruche altrui o con le proprie.

In ogni caso il virus non penetra nel sangue ma rimane confinato nella pelle.

I fattori di rischio sono:

  • difese immunitarie basse
  • lesioni cutanee
  • frequentazione di doccia, palestre e piscine aperte al pubblico
  • uso promiscuo di accappatoi, asciugamani e calzature
  • scarsa igiene cutanea
  • eccessiva esposizione solare, poiché favorisce la diffusione del virus.

Come riconoscere una verruca ed eliminarla

Per riconoscere una verruca basta effettuare una visita dermatologica da una specialista, a cui basterà osservare l’escrescenza per capire.

Eliminarla, invece, non è così semplice, spesso infatti, le verruche sono recidive.

Fondamentale è intervenire il prima possibile così da impedire che si diffondano in altre parti del corpo.

La scelta della cura da eseguire avviene attraverso l’individuazione del tipo di verruca, dalla sua profondità, posizione numero e all’estensione dell’area colpita.

I trattamenti più diffusi e indolori consistono nell’applicazione di soluzioni o creme cheratolitiche a base di acido lattico, acido salicidico, acido tricloroacetico ed urea, in varie percentuali.

La crioterapia con azoto liquido è, invece, molto efficace ma può causare dolore. Con questa tecnica si usa il potere congelante dell’azoto liquido che viene applicato direttamente sulla verruca.

Il suddetto trattamento va ripetuto ogni 15-20 giorni fino a completa eliminazione dell’escrescenza.

Il metodo dell’asporto attraverso elettrocoagulazione, invece, si usa solo in casi estremi, poiché spesso ha esiti cicatriziali permanenti.

Come prevenire l’insorgenza di verruche

Vediamo ora cosa fare per prevenire la loro comparsa:

  • curare lo stato di igiene della pelle, soprattutto in caso di lesioni,
  • evitare il contatto diretto con verruche proprie o altrui,
  • evitare di condividere oggetti che possano facilitare il contagio, come ad esempio, accappatoi, asciugamani, ciabatte o attrezzi per la cura delle unghie,
  • usare sempre ciabatte personali, quando si frequentano piscine e docce pubbliche.

Differenza tra verruca volgare e condilomi

Le verruche volgari, solitamente, si sviluppano sul viso, sulle mani e sotto i piedi.

I condilomi, o verruche genitali, invece, interessano appunto le parti intime, come dice il nome stesso, e sonno dovuti a ceppi virali diversi.

Solitamente sono causati dai tipi di virus del papilloma umano 6 e 11 e sono altamente contagiosi.

Generalmente non provocano disturbi ma tendono ad aumentare di numero e ad estendersi nelle aree circostanti, e per questo motivo vanno eliminati rapidamente.

Essi, di solito, non hanno gravi conseguenze per la salute, ma tendono a ritornare nel tempo e, in casi meno comuni, sono causati da tipi di HPV potenzialmente in grado di causare tumori.

Le verruche genitali si sviluppano nelle aree genitali e in quella perianale, hanno inoltre un aspetto più proliferato che ricorda un cavolfiore.

Se non hanno questa loro forma tipica, possono far sospettare la presenza di un tumore, rendendo necessaria quindi una biopsia o il raschiamento, per accertarne la natura.

I condilomi si presentano come piccole escrescenze rosacee o brunastre di forma allungata, singole o multiple, che compaiono sulla pelle o sulla mucosa degli organi genitali

A volte si creano delle vere e proprie creste, per questo prendono il nome di “creste di gallo”.

Chi sono i soggetti interessati dai condilomi

I condilomi sono tipici di giovani e adulti sessualmente attivi, la loro trasmissione avviene per lo più attraverso rapporti sessuali ed infatti sono considerati una vera e propria malattia sessualmente trasmissibile.

La comparsa dei condilomi avviene di solito a distanza di qualche settimana e in alcuni casi anche di qualche mese dal rapporto.

La loro presenza può estendersi nelle aree circostanti, anche durante le pratiche di igiene intima.

Una donna incinta può, inoltre, trasmettere il virus al neonato attraverso il parto, sia esso cesareo o naturale.

Se essi sono presenti su un soggetto in età pediatrica risultano essere un campanello d’allarme.

Potrebbe indicare un abuso sessuale del soggetto, anche se il contagio potrebbe essere avvenuto attraverso asciugamani ed accappatoi dei genitori.

Trattamento delle verruche genitali

In questi casi è quindi dovere dello specialista analizzare la situazione e prendere, eventualmente, i giusti provvedimenti.

Le forme esterne possono essere rimosse mediante crioterapia, laser-terapia, diatermocoagulazione, asportazione chirurgica o mediante l’applicazione locale di farmaci con funzione immunomodulante.

I condilomi in aree non esterne possono richiedere la rimozione mediante chirurgia locale sotto guida strumentale.

Anche in questo caso, però, se pur le lesioni vengono completamente rimosse, il virus può rimanere annidato nel tessuto senza causare disturbi e portare nel tempo alla ricomparsa dei condilomi.

Eliminare definitivamente le verruche

Anche intervenendo tempestivamente ed indipendentemente dal tipo di cura scelta, le verruche sono spesso recidive e nel 50% dei casipossono ritornare.

Cioè può avvenire per un lungo periodo di latenza, per il fallimento del trattamento o per la presenza di minime lesioni subcliniche poco visibili e quindi non trattate.

La possibilità di recidività della verruca è maggiore nei casi di soggetti immunodepressi.

La presenza di di verruche multiple diffuse può essere anche un segnale di HIV.

 



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