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Dieta ricca di uva per prevenire l’Alzheimer

Articolo aggiornato il 17/01/2023

Dieta ricca di uva contro l’Alzheimer? Una ricerca condotta negli Stati Uniti e pubblicata dall’Università della California di Los Angeles conferma questa tesi. Vediamo il perché.

Nonostante fino a poco tempo prima non ci fossero   prove conclusive che dimostrassero che mangiare uva potesse prevenire o curare l’Alzheimer, alcuni studi hanno suggerito che i polifenoli nell’uva, in particolare i resveratroli, possono avere effetti protettivi sulla salute del cervello. 

Che cosa sono i resveratroli e come combattono l’Alzheimer

I resveratroli sono un gruppo di composti fitochimici, noti anche come polifenoli, che si trovano naturalmente in alcuni alimenti come uva, vino rosso, frutti di bosco, arachidi e cacao.

I resveratroli sono stati oggetto di molte ricerche perché hanno mostrato proprietà antiossidanti e possono aiutare a proteggere contro i danni delle cellule causati dai radicali liberi. Inoltre, è stato anche suggerito che possono aiutare a prevenire l’invecchiamento e le malattie cardiovascolari, diabete, e anche alcune forme di cancro.

Alcuni studi hanno anche suggerito che i resveratroli possono aiutare a proteggere il cervello dai danni associati all’invecchiamento e alla malattia di Alzheimer. Tuttavia, la maggior parte di questi studi sono stati condotti su animali o in vitro e non ci sono prove definitive che dimostrino che l’assunzione di resveratrolo attraverso l’alimentazione o gli integratori possa prevenire o curare l’Alzheimer negli esseri umani.

E’ sempre importante seguire una dieta equilibrata e varia e non basare la propria alimentazione su un solo alimento o sostanza, anche se questo contiene alcune proprietà benefiche, perché non è possibile sapere se gli effetti osservati sugli animali o in vitro si tradurranno in effetti benefici per l’uomo.

Dieta ricca di uva per prevenire l’Alzheimer: lo studio 

A supportare che una dieta ricca di uva per prevenire l’Alzheimer è lo studio applicato a 10 persone a cui è stato somministrato una polvere di uva, ossia l’equivalente di due tazze di uva, ogni giorno. Quello che è emerso, è incredibile. Coloro che non avevano consumato uva hanno mostrato una significativa diminuzione del metabolismo in regioni critiche del cervello legate alla malattia di Alzheimer.

Al contrario, invece, chi aveva consumato questa frutta ha mostrato cambiamenti positivi nel metabolismo cerebrale, correlati a miglioramenti a livello cognitivo, di attenzione e di memoria.

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