Home » Salute » Carie: cos’è e come si cura

Carie: cos’è e come si cura

Articolo aggiornato il 25/06/2022

Cos’è la Carie? L’azione di microorganismi presenti nel cavo orale. Come si cura? Di certo, non si cura solo andando dal dentista; il perché lo approfondiremo in questo articolo, in cui scopriremo, tra le altre cose, che la prevenzione è la metà del lavoro da fare!

La Carie, infatti, è un’infezione che si aggrava progressivamente; come vedremo più avanti, può scaturire da una predisposizione genetica, ma anche una cattiva igiene orale può essere determinante nello sviluppare le carie.

Proprio per questi fattori possiamo dedurre due cose importantissime sulla carie:

  • è un disturbo abbastanza comune, che alcune stime considerano come incidente nel 90% circa della popolazione mondiale;
  • è una condizione che progredisce nel tempo, e che potrebbe essere evitata tenendo sotto stretto controllo la salute del cavo orale;

Come sappiamo, non tutti mettiamo in pratica una corretta routine di pulizia e igiene della bocca, e spesso non diamo il giusto peso a questioni come l’alimentazione, che contribuiscono alla formazione della carie. In questo articolo vedremo anche questo, specificando però in modo preciso cos’è la carie e come si cura.

Cos’è e come si fa a capire se si ha una carie?

L’infezione dei microorganismi presenti nel cavo orale, inizialmente è asintomatica; spesso scopriamo di avere una carie durante un banale controllo dal dentista, che verifica il deterioramento progressivo dei tessuti dentali.

Visivamente, una carie non è neanche troppo riconoscibile, anche perché spesso le parti interessate sono poco esposte rispetto alla gengiva.

Il primo sintomo nettamente percepibile della presenza di carie, è un forte dolore: non solo in risposta ad una sollecitazione caldo-freddo, ma un dolore percepito come generale e continuo. A questo, si associa una forte alitosi e un’ipersensibilità su tutta l’arcata dentaria.

Nel momento in cui compaiono tutti questi sintomi, è bene contattare il dentista che stabilirà se è davvero una carie e come intervenire. Infatti, non sempre c’è bisogno di un’azione diretta e radicale; nella maggior parte dei casi, si preferisce intervenire per stabilizzare la situazione: cerchiamo di capire meglio come si cura la carie.

Come si fa a togliere la carie?

Come dicevamo, la cura per la carie non è una soltanto; la scelta su come intervenire dipende dal grado di danno prodotto dall’infezione.

Se questa è nelle fasi iniziali (come accade nella maggior parte dei casi di carie), si effettua la cosiddetta Otturazione: essa non è altro che una riparazione, o meglio un riempimento, dei denti interessati dall’infezione. La procedura non ha solo lo scopo di curare il danno già presente, ma anche quello di prevenire un futuro attacco di altri batteri. Una carie mal curata è terreno fertile per una recidiva: le carie, infatti, possono ripresentarsi ciclicamente anche grazie a lesioni esistenti.

In presenza di carie più importanti, il dentista interviene con una Devitalizzazione del dente: con questa procedura, la carie si cura rimuovendo la polpa dentaria ricca di terminazioni nervose e vasi sanguigni. In pratica, si priva l’infezione del suo combustibile naturale; ad essa però, va sempre associata un’otturazione della parte interessata con lo scopo di impedire ai batteri di diffondersi, e infine salvare il dente o i denti.

Nei casi di carie molto gravi, l’unica soluzione è l’estrazione, una soluzione che è messa in pratica nei soli casi di inapplicabilità delle altre procedure.

Ora che sappiamo cos’è la carie e come si cura, è bene stabilire degli altri importantissimi punti fermi.

Quando una carie è grave?

Una carie grave, provoca sintomi gravi, e non si limita a colpire un solo dente; l’estensione è talmente pronunciata da essere ben visibile anche allo specchio, ma è il dolore a rappresentare un vero campanello d’allarme.

Il dentista però, è l’unico a poter formulare una diagnosi corretta e definitiva, e a stabilire la gravità della situazione. Infatti, in base alla gravità, è possibile anche stabilire la cura più adatta, che come già detto può essere anche una semplice stabilizzazione.

Cosa succede se non si cura la carie?

La progressione di una carie non è ami un processo immediato, ma varia dai 6 mesi ai 2 anni; in un arco di tempo così ampio, la persona affetta da carie ha tempo per accorgersene e risolvere facilmente. Cosa accade se invece la carie viene ignorata?

La naturale conseguenza di un’infezione che progredisce, è un estensione e aumento della sintomatologia; si possono sviluppare complicanze come gli ascessi, le cisti dentarie, il granuloma dentale, o la gengivite. Queste condizioni non sono da sottovalutare, perché il loro decorso è molto più complicato di quanto può esserlo quello di una carie.

Stiamo approfondendo cos’è la carie e come si cura, ma dobbiamo porre l’accento anche su come è possibile prevenirla.

Una buona igiene dentale può prevenire la carie?

Si, certamente. Ma non ci si può limitare ad una corretta igiene, bisogna effettuarla approfonditamente e con regolarità. Anche la scelta dello spazzolino è importante, perché deve penetrare negli spazi più angusti e assicurare una pulizia più profonda possibile.

La frequenza con cui effettuare l’igiene deve essere di almeno due volte al giorno, o comunque essere effettuata dopo ogni pasto; ad essa va associato l’utilizzo di un filo interdentale e di un buon collutorio. E l’alimentazione?

Cosa non mangiare per la carie?

Come dicevamo all’inizio, prevenire è meglio che curare: l’alimentazione ha un ruolo fondamentale nel prevenire l’insorgere della carie, ma quali alimenti sono più adatti per chi è soggetto a svilupparle?

In generale, per limitare o evitare del tutto l’insorgenza della carie, bisogna evitare tutto ciò che contiene zucchero; sono al bando:

  • caramelle
  • marmellate
  • bevande zuccherate e gassate
  • succhi di frutta con zuccheri aggiunti
  • frutta candita
  • sciroppi
  • zucchero da tavola in generale

Purtroppo non è possibile evitare del tutto la presenza degli zuccheri negli alimenti, ma coloro che sono soggetti spesso a carie, dovrebbero almeno evitare gli alimenti suddetti.

Ti potrebbe anche interessare: dieta del colesterolo alto

Quanto costa farsi togliere una carie?

Ogni professionista stabilisce un proprio costo del lavoro di sistemazione, ma in generale esistono dei range di prezzo univoci per la cura di una carie.

Il costo varia a seconda del danno prodotto che, se superficiale, si attesta tra 80 e 200 euro; per danni più importanti, il costo può salire fino a 300 euro, ma vediamo nello specifico quali sono i valori di riferimento:

  • se la carie interessa la sola superficie occlusale, il costo è tra 80 e 120 euro;
  • quando il danno si estende alla superficie interdentale, si va dai 100 ai 200 euro;
  • se le carie si trovano sulle superficie interdentali e occlusali, il costo va dai 150 ai 300 euro;
  • per carie su superfici interdentali di incisivi e canini, quindi in zone molto visibili, il costo è tra 120 e 200 euro;
  • con carie in zone visibili e superficiali incisali dei denti, si va dai 150 ai 300 euro;
  • per carie del colletto del dente, il costo varia tra 100 e 150 euro;

Come già detto, al di là della questione costo, non è mai un bene trascurare una carie: meglio porre rimedio subito, prima di dover ricorrere a soluzioni più costose e decisamente più invasive di un’otturazione; abbiamo stabilito cos’è la carie e come si cura, ma anche come prevenirla per non incorrere in conseguenze gravi anatomiche ed economiche.



Potrebbero interessarti anche questi articoli

Psoriasi: cause, sintomi e rimedi

La psoriasi è una malattia cronica della pelle caratterizzata dalla formazione di placche cutanee spesse, squamose e pruriginose. Si tratta di una condizione autoimmune in cui il sistema immunitario attacca…